Finevita. La legge per riaffermare la centralit� della democrazia
"Bisogna riaffermare la centralità del Parlamento e della democrazia parlamentare, perché i cittadini devono avere il diritto che i loro rappresentanti facciano le leggi e non un tribunale che non è votato da nessuno e poi la legge è un argine enorme alla creatività dei giudici". Così il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, a "Terzo Tempo" di Tv2000 ribadisce la necessità della legge sul FineVita. "Dietro l’insistenza sul testamento biologico - ha continuato la Roccella - c’è un’idea profondamente discriminatoria, una sfumatura di discriminazione nei confronti di chi ha una vita che secondo standard medi è di qualità inferiore, come il disabile e il malato".
La discriminazione è verso le "persone disabili gravi come gli stati vegetativi, perché secondo alcuni sono candidati naturali al testamento biologico e all’eutanasia". Il sottosegretario ha parlato inoltre dei Registri per la raccolta delle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat) ribadendo che "sono del tutto irrilevanti ai fini della praticabilità di tali dichiarazioni anticipate". Servono "a predisporre casi giudiziari e ad aprire il fronte possibile delle nuove sentenze". |