Legge 40. L'effetto Corte sui dati della legge
Un vero e proprio balzo in avanti nei numeri degli embrioni congelati per la fecondazione assistita. Sono aumentati di 10 volte, infatti, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale (151/2009) che ha cancellato il limite imposto dalla legge 40 di tre embrioni da impiantare, aprendo di nuovo la strada alla crioconservazione. Lo indicano i dati della Relazione al Parlamento sulla legge in materia di procreazione medicalmente assistita, presentata il 28 giugno a Roma.
Il numero di embrioni congelati e’ passato dai 763 del 2008 ai 7.337 del 2009, su un totale di 99.258 embrioni formati. Ma - avverte Eugenia Roccella, sottosegretario alla Salute, che ha illustrato la Relazione - "gli effetti della sentenza sono, al momento, solo indicativi" é la relazione si riferisce al 2009, includendo solo sei mesi trascorsi con la legge modificata dall’intervento della Consulta. Nel ’dopo sentenza’, comunque, e’ cresciuto anche il numero di embrioni trasferiti: c’e’ stato infatti un 2,6% di trasferimenti di quattro embrioni, prima vietati; sono diminuite le gravidanze trigemine, scese dal 3,4% del 2008 al 2,4% del 2009, e c’e’ stato uno 0,1% di gravidanze quadruple. Allo stesso tempo si osserva un aumento del successo delle gravidanze da scongelamento di ovociti (dal 10,9% del 2007, al 12,2% del 2008 fino al 14% del 2009).
La Roccella ha anche annunciato che saranno pronte in autunno le nuove linee guida per l’applicazione della legge 40 sulla fecondazione assistita, che dovranno tener conto anche della sentenza costituzionale del 2009. Le nuove linee guida, oltre a tener conto del "nuovo assetto legato al recepimento della sentenza terranno presente anche "il decreto 1291, che prevede la tracciabilità di tessuti e cellule, quindi anche dei gameti", per garantire "ancora più qualità e trasparenza".