Voi parlate tanto del diritto alla vita, ma se...
Voi parlate tanto del diritto alla vita, ma se per caso il prodotto del concepimento prima dell’impianto in utero,quello cioè che alcuni chiamano pre-embrione, fosse soltanto una “masserella genetica”, non un essere umano? Perché preoccuparsi se viene distrutto? Si sente dire che fino al 14° giorno della fecondazione non vi è un essere umano…
Si sente dire... Se per caso... Nessuno sparerebbe se fosse nel dubbio sulla ragione di un movimento osservato in un cespuglio: un uomo o un animale? L'esempio non è teorico: quando una valanga travolge un gruppo di sciatori, oppure un terremoto seppellisce alcuni abitanti di un edificio, oppure un battello affonda, le ricerche dei dispersi e dei sepolti devono continuare finche resta il dubbio che vi sia qualcuno in vita. Il dubbio se sotto la neve o le macerie, oppure in mare, vi sia un essere umano vivente oppure un cadavere, cioè una massa materiale di cellule senza vita, non giustifica la rinuncia alle ricerche e al tentativo di proteggere la vita umana. Insomma per esigere che sia impedito lo spreco di embrioni è sufficiente il dubbio sull' esistenza di un essere umano.
Ma il carattere artificioso (utilitaristico, strumentale) del termine di 14 giorni è dimostrato dal fatto che quanti lo affermano, se davvero fossero coerenti, dovrebbero contrastare l' aborto dopo il 14° giorno. Invece non lo fanno. Ciò dimostra che la loro preoccupazione non è la tutela della vita umana. Del resto lo stesso prof. Edward, il "padre" di Louise Brown, la prima bambina concepita in provetta, lo ha detto chiaramente in un seminario di qualche anno fa promosso a Parigi dal Consiglio d'Europa: "il termine di 14 giorni è arbitrario. Lo abbiamo proposto convenzionalmente per rimuovere gli scrupoli contro la procreazione artificiale. Oggi non ci serve stabilire un termine più lungo perché non conserviamo gli embrioni in provetta per tanto tempo. Ma un domani potremmo aver bisogno di un termine più lungo. Perché non dire che l'essere umano comincia a un mese dal concepimento ?" In realtà fin dall' unione dello spermatozoo con l' ovocellula qualcosa di diverso dal padre e dalle madre comincia ad esistere. Vi è un patrimonio genetico nuovo e irripetibile. Vi é uno sviluppo continuo senza salti di qualità: ciascuno di noi è oggi il ragazzo di ieri, il neonato di ieri l' altro, l'embrione che viaggiava nella tuba materna all'inizio della sua esistenza. Vi è una unità organica e programmatica che orienta finalisticamente lo sviluppo: tanto poco l'embrione e parte del corpo materno, che può svilupparsi anche fuori dell'utero, in una provetta!
In realtà per sostenere la tesi del pre-embrione (o del 14° giorno) si usano argomenti a cui anche un non addetto ai lavori può replicare. Si dice che solo dopo il 14° giorno comincia a formarsi il sistema nervoso sicché l'embrione non può provare dolore. Ma forse la probabilità del dolore é un valido criterio di umanità? Coloro che sono in anestesia non sono più esseri umani ? Oppure si sottolinea che in quei primissimi giorni un embrione si può dividere dando vita a due gemelli ( omozigoti) sicché fin tanto che ciò e possibile, (anche se l'evento e raro) non si potrebbe parlare di individuo umano. Ma, a parte il mistero che ancora circonda in gran parte questi processi vitali, non è forse noto che taluni microrganismi si riproducono in modo asessuato per divisione? Come un microbo può generare un altro microbo, così, eccezionalmente, un embrione può generare un secondo embrione.
Comunque se da un blocco di marmo, per forza evolutiva interna, potessero derivare sia il Mosè, sia il David di Michelangelo, chi se la sentirebbe di distruggere il blocco di marmo, che invece difenderebbe con la massima cura se fosse capace di evolversi per forza interiore e non per opera di uno scultore, soltanto nel Mosè o soltanto nel David?
Insomma ogni tentativo di collocare l'embrione umano in un certo periodo della sua esistenza nel mondo delle cose é destinato a fallire. Del resto sia il Parlamento Europeo (risoluzioni sulla ingegneria genetica e sulla fecondazione artificiale de11989, risoluzione sulla clonazione de11998) sia il Consiglio d'Europa (raccomandazione 874/79, 1046/86 e 1100/89) hanno escluso la categoria del pre-embrione ed hanno affermato l'inizio dell' essere umano al momento della fecondazione.
Ma il carattere artificioso (utilitaristico, strumentale) del termine di 14 giorni è dimostrato dal fatto che quanti lo affermano, se davvero fossero coerenti, dovrebbero contrastare l' aborto dopo il 14° giorno. Invece non lo fanno. Ciò dimostra che la loro preoccupazione non è la tutela della vita umana. Del resto lo stesso prof. Edward, il "padre" di Louise Brown, la prima bambina concepita in provetta, lo ha detto chiaramente in un seminario di qualche anno fa promosso a Parigi dal Consiglio d'Europa: "il termine di 14 giorni è arbitrario. Lo abbiamo proposto convenzionalmente per rimuovere gli scrupoli contro la procreazione artificiale. Oggi non ci serve stabilire un termine più lungo perché non conserviamo gli embrioni in provetta per tanto tempo. Ma un domani potremmo aver bisogno di un termine più lungo. Perché non dire che l'essere umano comincia a un mese dal concepimento ?" In realtà fin dall' unione dello spermatozoo con l' ovocellula qualcosa di diverso dal padre e dalle madre comincia ad esistere. Vi è un patrimonio genetico nuovo e irripetibile. Vi é uno sviluppo continuo senza salti di qualità: ciascuno di noi è oggi il ragazzo di ieri, il neonato di ieri l' altro, l'embrione che viaggiava nella tuba materna all'inizio della sua esistenza. Vi è una unità organica e programmatica che orienta finalisticamente lo sviluppo: tanto poco l'embrione e parte del corpo materno, che può svilupparsi anche fuori dell'utero, in una provetta!
In realtà per sostenere la tesi del pre-embrione (o del 14° giorno) si usano argomenti a cui anche un non addetto ai lavori può replicare. Si dice che solo dopo il 14° giorno comincia a formarsi il sistema nervoso sicché l'embrione non può provare dolore. Ma forse la probabilità del dolore é un valido criterio di umanità? Coloro che sono in anestesia non sono più esseri umani ? Oppure si sottolinea che in quei primissimi giorni un embrione si può dividere dando vita a due gemelli ( omozigoti) sicché fin tanto che ciò e possibile, (anche se l'evento e raro) non si potrebbe parlare di individuo umano. Ma, a parte il mistero che ancora circonda in gran parte questi processi vitali, non è forse noto che taluni microrganismi si riproducono in modo asessuato per divisione? Come un microbo può generare un altro microbo, così, eccezionalmente, un embrione può generare un secondo embrione.
Comunque se da un blocco di marmo, per forza evolutiva interna, potessero derivare sia il Mosè, sia il David di Michelangelo, chi se la sentirebbe di distruggere il blocco di marmo, che invece difenderebbe con la massima cura se fosse capace di evolversi per forza interiore e non per opera di uno scultore, soltanto nel Mosè o soltanto nel David?
Insomma ogni tentativo di collocare l'embrione umano in un certo periodo della sua esistenza nel mondo delle cose é destinato a fallire. Del resto sia il Parlamento Europeo (risoluzioni sulla ingegneria genetica e sulla fecondazione artificiale de11989, risoluzione sulla clonazione de11998) sia il Consiglio d'Europa (raccomandazione 874/79, 1046/86 e 1100/89) hanno escluso la categoria del pre-embrione ed hanno affermato l'inizio dell' essere umano al momento della fecondazione.